Il futuro del lavoro passa anche – e soprattutto – dalla capacità delle aziende di attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti più giovani. È questo uno dei messaggi chiave che emerge dall’edizione 2025 del ranking Best Workplaces™ for Gen Z, realizzato da Great Place to Work® Italia. L’analisi ha coinvolto 7.741 collaboratori appartenenti alla Generazione Z, attivi in centinaia di organizzazioni italiane, restituendo una fotografia nitida di ciò che i giovani ricercano (e trovano) in un ambiente di lavoro eccellente.
Il digitale è la nuova casa della Gen Z
Tra le 20 realtà premiate, ben il 40% opera nel settore IT, confermando l’attrattività del digitale per i profili più giovani. Seguono i servizi professionali (20%), la manifattura e il retail (10%) e altri comparti come advertising, servizi finanziari, hospitality e media. Un dato particolarmente rilevante riguarda le dimensioni aziendali: se da un lato sono presenti imprese con oltre 1.000 collaboratori, dall’altro il ranking dà spazio anche alle piccole organizzazioni (meno di 50 dipendenti), che rappresentano il 35% del totale. Un segnale chiaro che l’eccellenza nella cultura aziendale può essere raggiunta a prescindere dalla scala organizzativa.
Fiducia, accoglienza e supporto: le priorità dei giovani lavoratori
I giovani nati dopo il 1998 danno valore a elementi precisi nella loro esperienza professionale:
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Accoglienza e senso di benvenuto sin dal momento dell’assunzione (98%)
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Supporto concreto da parte dei responsabili nello svolgimento delle attività (97%)
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Assenza di favoritismi nelle promozioni e trattamento imparziale, indipendentemente da genere (99%) e origine etnica (98%)
Il risultato? Un Trust Index medio del 91% tra le aziende in classifica, +45 punti rispetto alla media italiana, e +37 punti rispetto alle organizzazioni escluse dal ranking. Si tratta di un indicatore estremamente significativo della qualità della cultura organizzativa percepita dai giovani.
Le criticità? Retribuzione e redistribuzione della ricchezza
Non mancano, tuttavia, le aree di miglioramento. Due su tutte:
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Equità nella retribuzione (76%)
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Equa distribuzione della ricchezza generata (73%)
Sono aspetti su cui anche le organizzazioni più virtuose devono continuare a lavorare, se vogliono costruire una proposta di valore realmente sostenibile e attrattiva per i giovani talenti.
Leadership e riconoscimento: fattori chiave per il senso di appartenenza
Un altro elemento cruciale è il Leadership Index, che misura la qualità dei comportamenti manageriali: 93% tra le aziende Best, a fronte del 55% delle aziende rest e del 45% della media italiana. Dove i giovani riconoscono competenza, coerenza e comunicazione efficace nei propri responsabili, crescono il senso di fiducia, la partecipazione e la volontà di restare a lungo in azienda.
Non è un caso che, nel confronto tra le aziende Best e le altre, i gap più ampi si registrino su:
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Riconoscimento speciale per il lavoro svolto (+57%)
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Meritocrazia nelle promozioni (+54%)
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Contentezza nel venire al lavoro ogni giorno (+53%)
I vincitori: eccellenze italiane secondo la Gen Z
Sul podio di questa edizione troviamo:
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Edera Nordest, realtà padovana attiva nei servizi finanziari
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Marketing Espresso, media company specializzata in progetti digitali
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Bending Spoons, tra le software house più note in Europa
Tutte aziende capaci di creare ambienti in cui i giovani possono sentirsi accolti, valorizzati e parte integrante dell’organizzazione.
Cosa hanno fatto queste 20 aziende per essere così apprezzate dai giovani?
Quali sono le loro Best Practice?
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